Trecenta

Trecenta a partire dal 163 a.C. diventa dominio romano, come accampamento militare a 130 miglia romane da Rimini – da cui il nome Centum Triginta - e successivamente subisce le invasioni barbariche che provocano un impoverimento del territorio e un imbarbarimento anche nel modello di vita degli abitanti specialmente quelli dediti all’agricoltura. Il paese comunque rifiorisce in particolare sotto il potere episcopale ferrarese, fin dal 657 e sotto il Ducato di Ferrara istituito nel VII secolo. Nel 780 viene unita con il territorio di Sariano in un’unica area.
Un ruolo importante nella storia del paese è svolto dalla famiglia Uguccione dei Contrari. Nel 1409, egli è oggetto di investitura diventando Governatore dello Stato Pontificio e successivamente Luogotenente generale delle milizie estensi. Nel 1413 i trecentani, in cambio della sua protezione e della contestuale esenzione da alcune gabelle, gli cedono anche grandi possedimenti, mantenendo comunque su questi terreni, gran parte paludosi e vallivi, il diritto di “vangativo”: cioè di cacciare, pescare e raccogliere canne ed erbe palustri.
Agli inizi del 1600, il territorio trecentano è oggetto, come gran parte dei territori della Bassa Veronese, di una consistente opera di bonifica operata dal Marchese Enzo Bentivoglio che permette di trasformare un’ampia zona paludosa, impraticabile e malarica in una campagna rigogliosa, fertile quale fonte di lavoro e di ricchezza per la sua popolazione.
Durante il Risorgimento, anche Trecenta si distingue avendo fra i suoi concittadini personaggi che partecipano attivamente alle lotte di liberazione degli anni 1848 - 1860, quali il Colonnello Luigi Bosi e Adolfo Azzi. Quest’ultimo muore a Palermo nel maggio del 1860 come Garibaldino.
Nel 1928, con il Regio Decreto n. 481, passa a far parte del Comune di Trecenta anche la frazione di Pissatola, tale da portare ad un aumento della superficie del territorio e ad un contestuale aumento del numero di abitanti.
Nel 1951, successivamente alla rotta del fiume Po, si assiste come in altri comuni del Polesine ad un brusco calo della popolazione a causa dell’ emigrazione verso la Lombardia ed il Piemonte ed un consistente condizionamento dell’attività agraria.
Trecenta è ora una ridente ed accogliente cittadina in grado di offrire ai suoi abitanti e visitatori consistenti servizi sia a livello turistico, ambientale, storico e architettonico.
A tale scopo vale la pena di segnalare l’esclusività ambientale dei Gorghi di Trecenta, il famoso Palazzo Pepoli, il Castello di Sariano, la Torre dell’orologio sede della Biblioteca Comunale, Villa Trebbi sede Municipale, le chiese Arcipretali di S. Giorgio Martire e di S. Maurelio, nonché l’Oratorio della Beata Vergine della Consolazione detto di S. Chiara.
Trecenta è anche la terra natale di illustri personalità come il medico e onorevole Nicola Badaloni e Luigi Masetti, pioniere del cicloturismo italiano
Questa gemma dell'Altopolesine celebra la sua ricca tradizione con "La Fiera d'Autunno" in ottobre e "La Fiera di San Giorgio" dedicata al Santo Patrono in aprile, e la “Festa Contadina” organizzata durante il mese di luglio.
Foto di Luca Barbini
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