Lendinara

Lendinara è un comune italiano di 11.460 abitanti della provincia di Rovigo in Veneto, è situata nel nord-est della penisola italiana nella parte medio occidentale del Polesine ed è attraversata dal fiume Adigetto, che la divide in due settori. A nord il suo territorio è lambito del fiume Adige che la divide dalla Provincia di Padova. Dista dal capoluogo Rovigo 16 km. Il nome Lendinara avrebbe radici celtiche o germaniche e potrebbe alludere, secondo le diverse interpretazioni, alle sue origini di “terra fortificata” o “feudo militare”.
A partire dall’epoca longobarda il piccolo borgo crebbe lungo le rive dell’Adigetto. Tuttavia numerosi ritrovamenti dimostrano che un insediamento esisteva già in epoca romana. Dall’870 la famiglia veronese dei Cattaneo esercitò, per quattro secoli, la sua signoria.
Sotto il dominio estense tra il XIII secolo ed il XV secolo la città visse un periodo particolarmente prestigioso in ambito culturale ed artistico.
Lo testimoniano gli imponenti palazzi, le ricche ville e i monasteri, che ancor oggi costituiscono una delle principali suggestioni di Lendinara. L’epoca veneziana, tra il XVI secolo e il XVIII secolo, portò un lungo periodo di stabilità politica ed economica, che culminò con la stagione segnata dalla vivacità delle sue accademie letterarie e da un complessivo riassetto urbano che valsero alla città l’appellativo di “Atene del Polesine”.
Negli anni della dominazione austriaca, fino al 1866, numerosi patrioti lendinaresi, come alberto Mario, parteciparono alle lotte risorgimentali.
La città di Lendinara è senza dubbio uno dei centri più interessanti della Provincia di Rovigo, tanto da essere omaggiata con l’appellativo di “Atene del Polesine”, nonché meta di pellegrinaggi.
L’agricoltura rappresenta il punto di forza dell’economia locale: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; è praticato anche l’allevamento del bestiame. L’industria è rappresentata da piccole aziende dei vari comparti: imprese edili, imprese calzaturiere e metallurgiche, Il terziario si compone della rete distributiva e dell’insieme dei servizi, tra i quali si segnalano quelli di consulenza informatica e quello bancario.
Percorsi turistici
Per scoprire le tante bellezze della nostra città vi proponiamo degli itinerari attraverso gli edifici
civili simbolo della sua storia millenaria.
Il nostro percorso parte dalla torre di Piazza, detta dell’Orologio, e che in passato costituiva la porta d’entrata alla città-castello di Lendinara, e passa attraverso il Palazzo comunale, eretto nel XIV secolo dagli Estensi affacciato su piazza Risorgimento. Al suo interno, nella “Sala canoziana” del palazzo, si trova la grata lignea in stile gotico (1447 ca.), opera dei fratelli lendinaresi Lorenzo e Cristoforo Canozi, insieme a una carta topografica di Lendinara (1690), opera del pubblico perito Gaspare Mazzante.
Proseguiamo il percorso visitando Ca’ Dolfin-Marchiori e il suo suggestivo Giardino storico annesso alla villa, opera del proprietario Domenico Marchiori, che lo progettò e realizzò nella seconda metà dell’Ottocento, e facciamo tappa a Palazzo Cattaneo, edificio cinquecentesco dimora di una delle famiglie più antiche della città, i Cattaneo, che da Verona vennero a fondare Lendinara intorno al X secolo.
Dai palazzi, proseguendo lungo la riviera dell’Adigetto, raggiungiamo l’Arco di Castel Trivellin, unica testimonianza che resta delle fortificazioni medievali, per poi visitare Palazzo Malmignati, imponente costruzione quattrocentesca, recentemente acquisita, restaurata e resa accessibile al pubblico per visite ed eventi.
Il percorso termina a Palazzo Boldrin, sito sulla riva dell’Adigetto, è oggi sede della Cittadella della Cultura, che ospita la Biblioteca comunale e il Museo del Risorgimento Polesano. La biblioteca ha origine dalla donazione del sacerdote lendinarese don Gaetano Baccari, nel 1834, di una libreria di oltre settemila volumi, da lui acquistati grazie all’assegno annuo fornitogli dal Comune a partire dal 1787.
Lendinara, città ricca di storia e devozione, conta sul suo territorio un importante numero di chiese, ancora frequentate da un importante numero di fedeli, cittadini e turisti. Iniziamo il percorso attraverso i sette altari di Lendinara dal Duomo di Santa Sofia, la più antica delle chiese della città.
Proseguiamo con la piccola Chiesa di San Giuseppe, consacrata intorno al 1500 e dedicata a S. Maria delle Grazie e facciamo tappa all’ Abbazia di Santa Maria del Pilastrello, luogo di antica devozione mariana, legata ad una serie di eventi prodigiosi che, dal 1509, viero protagonista una scultura lignea ritraente la Madonna con Bambino.
Il quarto appuntamento vede protagonista la Chiesa di San Biagio, affacciata sull’Adigetto, all’interno della quale si trova, tra le tante, un’opera di notevole interesse, la Visitazione (1525 ca.) che rimanda alla bottega del maestro ferrarese Dosso Dossi.
Lungo la riviera raggiungiamo successivamente la Chiesa di San Rocco, Famedio dei lendinaresi caduti nella Grande Guerra. Chiudiamo il percorso con la Chiesa di San Francesco, già Sant’Agata, oggi convento dei Frati Cappuccini e con la piccola Chiesa di Sant’Anna, situata nel cuore di Lendinara
A Lendinara passa la Pista ciclabile ADIGE PO Il percorso Adige Po, taglia in modo trasversale il Polesine e offre l’occasione di conoscere i territori dei 50 comuni che lo compongono.
Il percorso lineare dall’Adige al Po parte da Barbuglio, nei pressi di Lendinara, si snoda per circa 34 km, con strade sempre asfaltate, totalmente segnalato con segnaletica cicloturistica dedicata, prevalentemente a basso traffico, costeggiando canali e attraversando cittadine di grande interesse storico.
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